lunedì 31 maggio 2021

 eccomi nuovamente, ma non sono mai andata via. per ora :)

sono passati parecchi anni ma non ho mai smesso di interrogarmi sulla relazione mamma/figli. e oggi vi  dedico questa mia piccola riflessione. 

Considerazioni sul perché ogni volta che dico qualcosa a mia figlia, lei reagisce male.


E' come se io non contassi più nulla. Ogni cosa che dico, che sia un suggerimento, che sia una indicazione, un consiglio per esperienza...cade nella "derisione", (che diventa ferocemente un fattore corale , perchè condiviso allegramente dalla nostra "piccola" cerchia maschile di convivenza). Come se io non avessi più cose da dirle. Come se ci fosse la volontà di rendermi ridicola, superficiale, stupida... Davvero io come madre non ho più niente da dirle? Io come donna? 


C'è un'influenza esterna? Se si quanto giova? Cosa si può correggere? Io sto soffrendo molto di questa cosa e so che "sbotterò" prima o poi, perché per me, per mia figlia, anche se ancora lei non lo sa, tutto ciò è inaccettabile. Spero per lei, che davanti a tutto questo (che si ritroverà a vivere perché il mondo "fuori" è qualcosa che neanche immagina. E prima o poi ci dovrà andare) abbia la corazza giusta. Comunque la cosa che mi ferisce di più, mia figlia che mi tratta come una "ignara", come se fossi appena scesa dalla montagna del sapone, (avendo fatto io esperienza multipla soprattutto nel suo campo di studi e non nelle cheerleader). Come posso intervenire per renderle la pillola meno amara? Come posso evitarle sofferenze che saranno inevitabili? Sì è vero non posso evitargliele, ognuno si viva la propria vita. Con gioie e dolori. Ma come madre non ce la faccio a restare in silenzio. Anche perché nn avrebbe senso. Non avrebbe senso essere genitori e figli, figli e genitori. E così via.