venerdì 21 marzo 2008

Un amore piccolo ma grande

Un vestitino verde a pois, sandali bianchi, il viso sempre imbronciato... così mi ricordo la bambina dagli occhi verdi e i capelli biondi spettinati, della quale mi innamorai a dieci anni. Lei ferma in mezzo alla piazza, i genitori a pochi metri. Chissà perché era sempre arrabbiata? Un tardo pomeriggio d'agosto eravamo assieme sopra un ponticello, che attraversava un torrente in secca. Seduti per terra, lei si stava divertendo a provocare, approfittando della mia debolezza. Mi tirava sassetti, allungandosi col collo per catturarmi una smorfia. Io guardavo per terra, facendo piccoli cerchi con un bastone. Si alzò di scatto, la seguii con lo sguardo, era altera e bella come una principessa. Si appoggiò con i gomiti al muretto, guardò giù e mi disse, "per un mio bacio salteresti giù dal ponte?". Deglutii l'eccesso di saliva e mi alzai anch'io. La fissai negli occhi, pregandoli di svelarmi la burla, ma non stava giocando, avevano l'aria di sfida. "Solo un salto". Guardai giù, saranno stati almeno quattro o cinque metri! Tutto il mio piccolo e insicuro mondo interiore era in subbuglio, come potevo deluderla, o mostrare a me stesso di essere un codardo? E poi un bacio…quante notti avevo passato a sognarlo ad occhi aperti! Salii sul muretto, mi guardò impaurita, troppo tardi. Quando ripresi i sensi avevo una caviglia fasciata e ancora un dolore atroce. Un capannello di gente non mi lasciava respirare. Con un braccio scansai una vecchia signora che mi sovrastava, la vidi…lei ferma in mezzo alla piazza, i genitori a pochi metri. Chissà perché era arrabbiata?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

a los niños a veces no les entendemos, es como si hablaran en italiano

sometimes we don't understand children, it's as they were speaking italian

:P

amor

damielarindi ha detto...

o come se parlassero in spagnolo!
baci Dani