martedì 8 gennaio 2008

Alla poetessa cubana

In questi giorni un'amica del blog sta soffrendo per amore e mi dispiace molto, credo non ci sia sofferenza peggiore (nei limiti del comprensibile e tollerabile). Sono convinta che il suo sguardo sia come questa finestra, appannato, bagnato da lacrime che partono dal profondo. Vorrei che tornasse a sorridere, guardando avanti, che vincesse la tristezza, che le si alleggerisse il cuore...al più presto, che prendesse un panno e asciugasse questo vetro. Tornerebbe a vedere tutto più limpido, tutto più chiaro.

2 commenti:

Yamilka Noa ha detto...

Daniela,

Tante grazie per essermi stata vicina in questo momento.

non preoccuparti che sono gia nella ricerca del panno per asciugare quel vetro...

Ho capito che io merito guardare con chiarezza la dolcezza della vita, la trasparenza della pace.
Cosi come lo meritano tutte le donne della terra.

Tanti Baci e mile volte grazie amica.

Unknown ha detto...

La pioggia bagna i vetri come lacrime, ma dietro i vetri c'è un'anima inquieta, rompi quell'ostacolo freddo e trasparente, affronta il panorama che appare davanti a te con sicurezza e serenità e non permettere più che la pioggia possa coprire la visione del tuo orizzonte e che qualcuno possa trattenere la tua voglia di volare.